Concluso a Villasimius (CA) il 76° Congresso Nazionale della FIMMG
Sabato 12 ottobre, nella splendida cornice del Tanka Village a Villasimius, in Sardegna, dopo un’intensa settimana di lavori congressuali, eventi formativi ed incontri sindacali, si è concluso il 76° Congresso Nazionale della FIMMG che quest’anno ha guardato in modo particolare ai temi della prossimità e dell’organizzazione delle cure, delineando il quadro della “Medicina Generale di domani tra demografia e cronicità”.
Il Congresso Nazionale è stato un occasione di dibattito e confronto, grazie al quale è stato possibile sottolineare le criticità, ma anche far nascere nuove proposte ed a conclusione della settimana di lavori è emerso un Sindacato sempre più solido e unito, un Sindacato capace di far sentire la propria voce e di battersi con successo in difesa dei propri iscritti e conseguentemente dei propri assistiti e del Sistema Sanitario Nazionale.
Tra le tante novità emerse, ha fatto spicco la modifica dello statuto che riserverà, nell’ottica di un cambiamento concreto, una presenza fissa dei giovani medici, al di sotto dei 40 anni, all’interno degli esecutivi provinciali, regionali e nazionale, da consentire così sempre più, in maniera stabile, delle adeguate posizioni di vertice ai giovani professionisti.
Particolarmente apprezzata poi la relazione del Segretario Generale Nazionale, Silvestro Scotti, che ha lanciato la figura del medico di famiglia a capo di un microteam, ovvero di una unità professionale di base capace di erogare assistenza alla massima intensità possibile, nel piccolo paese come nella grande città, composta da medico, infermiere e collaboratore di studio.
E questa figura del medico di famiglia quale leader del microteam, è stata accolta con favore anche dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che nel corso del suo intervento, particolarmente applaudito dagli oltre mille partecipanti, nel rivendicare la propria volontà di attenersi alla Costituzione e alla tutela della Salute come diritto universale, ha pubblicamente riconosciuto il medico di famiglia quale pilastro del SSN.
Inoltre, ha sottolineato che la forza dei medici di famiglia è nel rapporto di fiducia che gli assistiti rivestono nei confronti dei propri medici e pertanto, il ruolo dei medici di medicina generale dovrà essere ancora più centrale e decisivo.