PILLOLE FISCALI

Agevolazioni fiscali anno 2022

Francesco Paolo CIRILLO
Dottore Commercialista
Revisore Legale
Mediatore Abilitato

Pillola fiscale n. 10 del 24-11-20201

AGEVOAZIONI FISCALI ANNO 2022

 

La Legge di Bilancio 2022 che incorpora la famigerata “Riforma Fiscale” con varie correzioni e rivisitazioni è stata presentata alla Commissione Finanze sia del Senato che della Camera dal Ministro delle Finanze per poi passare in votazione al Parlamento; in attesa di focalizzare in Gazzetta Ufficiale il tutto, con la prossima Pillola, analizziamo alcune novità in ambito fiscale e non, per lo scorcio d’anno, che saranno applicabili dal primo gennaio 2022 e cioè:

Nel momento in cui si procederà all’acquisto di un bene da un fornitore estero da parte di un committente italiano non si dovrà adempiere ad un ulteriore adempimento fiscale e cioè l’Esterometro, che veniva reso a livello di Liquidazione Iva, sia in maniera mensile e trimestrale, ma si dovrà solo ed unicamente inviare al Sistema di Interscambio una fattura elettronica, quindi uno sgravio di adempimenti fiscali.

Si paventa l’estensione dell’obbligo della fatturazione elettronica anche ai contribuenti che attualmente hanno optato per il Regime Fiscale “Forfettario”, in quanto la Commissione Europea ha dato segnale di semaforo verde, quindi ha approvato la richiesta fatta dal nostro Governo affinché anche i Forfettari adottino la Fatturazione Elettronica, così da avere sempre monitorato le fatture emesse.
Questa nuova fatturazione elettronica permetterà all’Agenzia delle Entrate ed alla Guardia di Finanza di poter monitorare ed intercettare situazioni anomale, l’Agenzia delle Entrate ha previsto questa agevolazione per i soli Forfettari, e cioè di fornire gratuitamente delle soluzioni di software per far si di installare un programma tale che permetta l’inoltro della fatturazione Elettronica all’Agenzia delle Entrate. Inoltre la Fatturazione Elettronica indistintamente dal regime Fiscal e adottato avrà per tutti uno slittamento sino al 31/12/2024;

Vi sarà una nuova limitazione del contante, la tracciabilità, quale mezzo di pagamento scenderà da Euro Duemila ad Euro Mille; il limite già era stato ridotto nel tempo; inoltre in estate è stato richiesto alla Commissione Europea di eliminare dalla circolazione monetaria la banconota da Euro 500,00 (quella famigerata di colore viola), analogamente la richiesta è stata anche inoltrata da altre nazioni facenti parte dell’Unione Europea, con la richiesta unanime di mettere fuori mercato questo taglio di banconota Europea. Ormai già dal Gennaio 2002 vi è stato un divieto di circolazione del contante con vari paletti, vi sono state diverse oscillazioni, per citarne qualcuna nel 2008 il limite è stato di € 12.500,00 ma il 06/12/2011 il limite era sceso ad € 1.000,00 poi in risalita fino ai giorni nostri, sembra quasi una oscillazione di un titolo quotato in borsa; questo abbassamento della circolazione del denaro contante permetterà sempre all’Agenzia delle Entrate di poter attivare ulteriori accertamenti tributari sui conti correnti, verificando ovviamente solo ed unicamente i versamenti effettuati, ma mai i prelievi di denaro contante, sia a sportello bancario che ad un ATM.
Bisognerà avere una massima attenzione quando si faranno dei versamenti sul conto corrente, tenendo sempre presente la tracciabilità di origine del versamento effettuato.

Vi sarà un nuovo Assegno Unico per “i figli” minori di anni 21, a datare però dal 01/03/2022; vi sarà da compilare ovviamente il famoso modello Isee dove oltre ai redditi prodotti dal nucleo familiare bisognerà inserire il patrimonio ed i risparmi che si hanno in gestione bancaria.
Chiaramente il tutto sarà a vantaggio di famiglie numerose oppure dove il nucleo sarà monoreddito, ad esempio le madri single.
Avranno diritto a questo assegno per un periodo ponte di due mesi i nuclei familiari sino ovviamente all’entrata in vigore della normativa che sarà marzo 2022; l’importo per ciascun figlio minore è di euro 175,00 al mese, chiaramente l’assegno sarà a prezzo pieno nel momento in cui si ipotizzerà un Isee inferiore ad € 15.000,00, man mano che l’Isee aumenta vi sarà in contraltare una diminuzione dell’assegno, ad esempio con un Isee a circa ad € 38.000,00/40.000,00 l’assegno sarà ridotto ad € 50,00; vi sarà una maggiorazione per famiglie numerose che attualmente si intende a partire dal terzo figlio, con una maggiorazione forfettaria di circa € 100,00 al mese.
Necessita un’attenzione all’ attuale esenzione delle Imposte per l’acquisto della prima casa e del mutuo garantito per i giovani al di sotto dei 36 anni.
Detta agevolazione comporta dei benefici per quanto afferisce l’imposta indiretta, infatti l’imposta di registro sarà pari al 2% soltanto con minimo di € 1.000,00 al posto di quella attuale pari al 9% nel momento in cui l’acquisto venga effettuato da privati mentre nel momento in cui l’acquisto venga effettuata da una società, l’Iva anch’essa ridotta al 4% anziché al 10%.
I giovani che acquisteranno ad oggi e sino al 30/06/2022, la famosa “Prima Casa” per poter beneficiare di tutto ciò dovranno avere una età anagrafica non superiore ai 36 anni al momento
del rogito notarile, ma il famoso ISEE non dovrà essere superiore ad € 40.000,00, inoltre il Fondo di Garanzia per il Mutuo sarà pari all’80% di quanto richiesto e non più al 50%.
L’immobile oggetto dell’atto di acquisto dovrà avere sempre destinazione abitativa ad eccezione chiaramente delle categorie catastali A/1, A/8 e A/9; i promittenti acquirenti dovranno trasferire la propria residenza entro 18 mesi dall’Atto Notarile.
Inoltre per l’agevolazione della “Prima Casa” si potrà usufruire di dette agevolazioni anche se detti acquirenti risultano, al momento dell’acquisto agevolato, proprietari di un altro immobile situato ovviamente su tutto il territorio nazionale, acquistato a suo tempo con le agevolazioni di Prima Casa, purchè lo stesso sia alienato, venduto entro un anno dalla data dell’Atto Notarile di acquisto agevolato.
Inoltre questi benefici sono applicabili anche alle pertinenze dell’immobile principale che siano ovviamente di categoria C/2.
Qualora ci saranno dopo accertamento e riscontro da parte dell’Agenzia delle Entrate delle condizioni da non poter usufruire di queste agevolazioni la normativa attuale prevede il recupero delle imposte agevolate dovute con l’applicazione degli interessi e delle sanzioni previste, chiaramente vi sarà la rideterminazione dell’imposta di registro al 9% e le imposte ipotecarie e catastali nella misura fissa di € 50,00.
E’ da tener presente che l’agevolazione che scadrà ad oggi al 30/06/2022 prevede anche l’acquisto dell’immobile con un Decreto di trasferimento emesso a seguito di un esito positivo per un procedimento giudiziale

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